In vino veritas
Pensiamo al vino nella quotidianità come un prodotto da consumare durante il pasto, o da assaporare nella sua integrità. Ciò che non si valuta è la ricchezza di questo prodotto, del suo valore che acquisisce nel tempo e del suo pregio. Il vino dunque è un bene d’investimento? Valutiamo le condizioni che potrebbero portarci a considerarlo una forma di capitale.
Come investire in vino
Come per l’investimento in oro (alleghiamo video), anche per l’investimento in questa antica bevanda ci sono due strade: investire in vino fisico e finanziario.
Per vino fisico si intendono chiaramente le bottiglie di vino pregiato. Se già di base si possiede un buon capitale potrebbe fare al caso vostro investire in bottiglie d’annata senza essere necessariamente appassionati della bevanda. Inizialmente si potrebbe puntare su bottiglie che mantengono un valore stabile, oppure scegliere una cantina attrezzata e competente nel settore che può garantire la crescita del valore dei propri prodotti, proprio come avviene in una qualsiasi compravendita di Azioni in Borsa. Si deve però saper aspettare perchè il vino si sa, migliora col tempo. Perciò la rivalutazione delle bottiglie richiederà un certo numero di anni.
Gli esperti consigliano:
- comprare solo ottime annate in versione riserva all’inizio della loro commercializzazione.
- investire conoscendo la storia della cantina e informarsi sulla professionalità.
- per non rischiare investire in marchi consolidati come Brunello o Barolo i quali hanno minori incrementi ma anche meno rischi.
Si consiglia poi di ascoltare i giudizi del critico americano Robert Parker, e investire sulle bottiglie con il rating più alto. Il critico sembra avere un ottimo influsso sulla quotazione dei vini, che triplicano il loro valore una volta che hanno avuto un riscontro positivo sul palato di Parker.
Il vino finanziario riguarda l’acquisto di quote di fondi di investimento e ETF che si occupano di aziende vinicole e quindi raccolgono capitale per scommettere sul settore. Per evitare rischi inutili è meglio sempre affidarsi a broker o a consulenti.
Conservare e vendere
Ciò che probabilmente affascina gli investitori non è tanto osservare le bottiglie da lontano e investire sulle aziende, ma l’acquisto tangibile di bottiglie pregiate che aumentano il loro valore con il tempo e fruttano al momento di una vendita, per esempio ad un’asta. C’è da dire anche che è necessario assicurare le proprie bottiglie (in media 45 centesimi per 100 dollari di valore) e conservarle in modo adeguato, in cantine ben fornite. Un investimento che ha un certo costo, ma che può dare ottimi risultati se si è ben organizzati.
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