In questi giorni ho riflettuto sulle richieste di vendita di alcune persone. La richiesta di vendita era spesso dettata da motivazioni emotive e non razionali come ad esempio:
- Vendo perchè per me è alto.
- Vendiamo questo investimento perchè secondo me tra poco crolla.
Spesso poi le affermazioni di vendita non erano accompagnate da cosa fare dopo, e soprattutto non erano supportate da un motivo razionale per cui si dovesse dismettere l’investimento.
Ho deciso quindi di scrivere i cinque motivi, molto concreti, per cui vendere un investimento, o vendere un titolo, che possono anche diventare i cinque motivi per cui non vendere un investimento.
- Quando anticipa i tempi. E’ il caso tipico in cui un’obbligazione raggiunge un valore di mercato talmente alto che anticipa di molto tutti i flussi che avremmo aspettando sua scadenza. Esempio: un titolo di stato, un BTP, che a scadenza rimborsa al valore nominale (a 100) ha un rendimento si 1.5% e mancano tre anni alla scadenza. Se il valore sale ad esempio a 104,5 noi otteniamo vendendolo già subito più di quanto otterremmo attendendo la scadenza. Perchè dico più e non uguale ? Perchè in questo caso ci sottraiamo al rischio emittente, che nelle obbligazioni è sempre in agguato.
- Quando cambiano le condizioni. Pur avendo progettato correttamente il nostro investimento ci sono situazioni in cui è l’investimento a cambiare: ad esempio nelle obbligazioni la solvibilità dell’emittente (la capacità di rimborsare il prestito che gli ho fatto). Ma anche nelle azioni lo possiamo trovare, ad esempio se un paese passa ad una situazione politica instabile. Insomma sono quelle situazioni in cui l’investimento diventa non più compatibile con i motivi per cui lo abbiamo scelto.
- Quando il settore non ha prospettive. Quando l’evoluzione esaurisce le prospettive e non c’è un cambiamento. L’esempio più tipico sono le aziende che operano esclusivamente in ambiti a “fine ciclo” e non riescono a convertirsi. Un esempio recente è la Kodak che ha puntato tutta la sua attività sullo sviluppo di pellicole e stampa di foto, non impegnandosi nella fotografia digitale. Semplicemente si è estinta con l’avvicendamento della tecnologia.
- Quando c’è un cambio della gestione. Quando in una azienda c’è un avvicendamento radicale dei soci di riferimento oppure degli organi di gestione tale da far ipotizzare un cambio delle linee guida dell’azienda è il momento di valutare se è opportuno rivedere la propria partecipazione oppure continuarla. Lo stesso si può anche dire quando in un prodotto di risparmio gestito cambia il gestore oppure il regolamento dello stesso.
- Quando il valore non rappresenta il reale andamento. Quando un investimento è estremamente diverso dal mercato di cui fa parte, del suo settore, dei suoi competitor o del suo paese, va sicuramente analizzato il perchè e valutato i motivi di questa diversità. Storicamente andamenti troppo positivi, o negativi, senza giustificazione hanno creato situazioni di forti perdite. L’esempio più noto per i veneti erano le eccessive performance positive di alcune banche locali quando tutte le altre banche soffrivano la crisi che hanno generato perdite molto consistenti.
Buona settimana.