Siamo in procinto di presentare la dichiarazione dei redditi e molto spesso, i giovani in particolare, omettono di indicare le attività estere che che possiedono. Siamo proprio sicuri che non le detenete?
Molte società si affacciano, attraverso internet o le telefonate ad esempio, dall’estero a clienti italiani. Ma il fatto che parlino e scrivano nei loro siti in italiano non è sufficiente per non considerarle attività estere. Ma anche qualche grande e noto intermediario italiano vedo che propone soluzione esotiche con troppa facilità (e molto spesso dal dubbio vantaggio). Spesso poi come banca ci troviamo di fronte a spostamenti di denaro da e verso l’estero che espongono questi patrimoni detenuti oltre confine ed altrettanto spesso sensibilizzando gli avventori si scopre che con quelle operazioni hanno palesato delle attività che non hanno dichiarato.
Ma cos’è il quadro RW ? è una dichiarazione che viene fatta assieme alla dichiarazione dei redditi, o singolarmente se non siete tenuti a farla, che serve per esporre al monitoraggio fiscale le attività estere ed applicare. se previsto le imposte IVIE (per gli immobili) e IVAFE (per le attività finanziarie).
In questa e-mail non voglio farvi temere, e neppure sostituirvi al commercialista al quale vi invito a riferirvi per l’indicazione, ma IDENTIFICARE se avete delle attività che devono essere dichiarate, con particolare enfasi a quelle finanziarie e bancarie.
Ricordo che scoprire l’eventuale mancata indicazione di attività può essere sempre più facile per due motivi:
- L’intensificarsi delle attività di contrasto al riciclaggio ed all’evasione fiscale.
- L’aumentare della collaborazione tra stati nella condivisione di informazioni riguardanti le attività finanziarie.
Quando mi devo rivolgere al commercialista ?
Ok sono una persona fisica residente in Italia allora quando mi rivolgo al commercialista? Quando ho qualcuna delle seguenti attività estere:
- Conti correnti e libretti (anche se non superano i 5000 euro)
- Prodotti ed attività finanziarie (tutti quei conti trading di società estere, quelli che telefonano a casa, ma anche le polizze di diritto estero non intermediate da un intermediario italiano o dalla consociata estera dell’intermediario italiano…)
- Proprietà di fabbricati, aree fabbricabili e terreni a qualsiasi uso destinati, compresi quelli strumentali per natura o per destinazione destinati ad attività d’impresa o di lavoro autonomo
- Diritti reali di usufrutto, uso o abitazione, enfiteusi e superficie sugli stessi concessionari, nel caso di concessione di aree demaniali
- Locazioni, per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.
- Partecipazioni in società di diritto estero (dirette, non ad esempio intermediate da una banca Italiana).
- Disponibilità di fatto, pur senza possederle, delle attività precedenti (Cassazione n. 9320/03) ad esempio con Trust o fondazioni e piena disponibilità del contribuente (si lo so che questa è una delusione per molti…).
- Criptovalute (ad esempio Bitcoin!) detenute/intermediate da intermediari non residenti (praticamente sempre).
su questo ultimo punto informatevi dal vostro consulente fiscale anche sulla indicazione nel quadro RT se avete superato come valore i 51.645,69 euro per almeno 7 giorni.
Con l’occasione vi segnalo che, se non avete ricevuto diverse comunicazioni personali, tutto quello che viene da me intermediato non è soggetto a tali indicazioni in dichiarazione per le persone fisiche.