Abbiamo nel tempo acquisito fiducia nella superpotenza economica cinese tanto da affidarle parte dei nostri risparmi nelle loro obbligazioni ed investire nelle loro migliori aziende. Quest’estate, e nella prima parte dell’anno, tuttavia alcune azioni del governo cinese potrebbero aver generato un po’ di smarrimento ed incertezza. Le questioni umane e sociali sono sicuramente la parte fondamentale di questo periodo, ma in queste righe parleremo solo delle questioni economiche che possono essere significative per i nostri portafogli.
Le principali azioni che hanno sollevato delle riflessioni sono state:
La limitazione delle libertà imprenditoriali
- Tencent è stata limitata nella sua attività (e di fatto bloccata nella quotazione) LINK
- Ant Group (società di pagamento del gruppo Alibaba) sospesa la quotazione e sparizione di Jack Ma LINK
Il dialogo con i Talebani in Afganistan indipendente dal pensiero comune della comunità internazionale
- Inizio del dialogo dopo il ritiro USA LINK
Prima di addentrarci nell’attualità dobbiamo ricordare alcune premesse relative alla Cina ed al modo di gestire il paese. La Cina nonostante si definisca repubblica è uno stato monopartitico che si ispira al socialismo, con una classe dirigente nominata con modalità che in occidente definiremmo dittatoriali. Non è raro che le decisioni politiche, legislative e giudiziarie e siano arbitrarie. Fortunatamente il reggente in carica (a vita) Xi Jinping si è dimostrato illuminato ed aperto anche a variazioni rispetto all’ideologia marxhista/leninista originaria a cui si ispira il governo del paese.
L’espressione attuale di questo asseto si sta esprimendo in due modalità:
POLITICA INTERNA: con controllo di equilibri per evitare il disagio sociale come povertà e conflitti; con metodi autoritari talvolta discutibili ed impopolari, talvolta lungimiranti.
POLITICA ESTERA: con approccio opportunistico, perseguendo gli interessi nazionali anche quando sono in contrasto con la visione interna.
Vediamo allora come gli eventi recenti e questa situazione possono influire sui nostri investimenti.
LIMITAZIONE DELLE LIBERTA’ IMPRENDITORIALI
In occidente spesso ci lamentiamo di aziende che crescendo a dismisura creano posizioni dominanti nel loro settore, tanto da soffocare i competitor ed impedire la nascita di concorrenti. L’esempio tipico è quello di Amazon che elimina il commercio al dettaglio, ma in passato anche Google con i motori di ricerca, o Microsoft con i sistemi operativi, o Apple per la privacy. Tutti esempi di aziende che sono diventate talmente potenti che si relazionano direttamente con i governi per negoziare sulla loro attività, e lo fanno con indubbio potere negoziale.
La Cina che non vuole trovarsi nella stessa situazione dell’occidente sta limitando le aziende nazionali, i grandi imprenditori (ad esempio Jack Ma) ed i settori strategici (il costo dell’istruzione con Tencent). Evidentemente un limite all’imprenditorialità può sembrare strano per noi occidentali, ma si tratta di capire se vogliamo rincorrere gli eventi, come facciamo noi, oppure creare un ordine preventivo che non crei squilibri.
Per l’investimento azionario su aziende cinesi si prospetta quindi una particolare attività di selezione, preferendo quelle quotate nel mercato interno (le cosiddette classe A) rispetto a quelle quotate in mercati occidentali che potrebbero subire arbitrarie decisioni politiche.
Come detto prima nulla cambia invece verso l’esterno: nessuna limitazione alle società cinesi che volessero invece acquisire aziende estere per perseguire la loro espansione… non pensiamo che questo sia ingiusto e stravagante: ricordate la questione STX/Fincantieri con la Francia?
AFGANISTAN TALEBANI E CINA
La questione afgana ha molto preoccupato l’occidente per i risvolti umani ed il possibile ritorno a ritorsioni violente anche nei nostri paesi. Economicamente tuttavia il paese asiatico è poco significativo, l’impatto sulle borse può essere al massimo di apprensione per attacchi terroristici ma non in termini quantitativi per le imprese quotate. Allora perchè la Cina si è affrettata con la Russia a dichiarare aperture al governo Talebano ?
Le ipotesi di opportunità, al di là di mantenere buoni rapporti di vicinato visti i confini, sono due:
1. Il passaggio della nuova via della seta
La Belt and Road Initiative dovrebbe passare a nord del paese ma, diversamente da quanto si sta affermando in questi giorni, non era già in nessuno dei progetti originari. La progettazione della via di comunicazione è stata attenta ad interessare al passaggio il più alto numero di paesi. Probabilmente c’era disinteresse verso il paese, o il timore di costruire infrastrutture in un paese con instabilità politica potesse mettere le stesse in pericolo.

Fonte immagine Wikipedia
2. I commerci di Rame e terre rare
L’Afganisthan è ricco di minerali che sono appetibili per il più grande produttore del mondo. Alcuni, come le terre rare, sono fondamentali per la produzione di apparecchiature elettroniche, veicoli e tutto quello che i più recenti progressi tecnologici hanno partorito. Ma anche altri minerali che nel tempo sono diventati molto cari sono disponibili, come il rame.
Ecco una cartina presa da Reuters che espone quanti e dove sono i minerali:

Fonte reuters.com
Considerate le dimensioni e l’economia del paese le stime del valore di questi contratti sono molto rilevanti:
la motivazione più probabile di questo interesse cinese sembra al momento questa. Se confermata questa ipotesi, in termini economici, l’azione è positiva.
CONCLUSIONI
Sulla base di queste considerazioni per ora non cambiano le nostre valutazioni di investimento sul mercato azionario cinese.