TASSI: La medicina che serve per stare bene, ma la medicina non è sempre dolce, ne immediata.
Commenti alle notizie di ieri 2 Novembre 2022 ed IMPLICAZIONI per i nostri soldi.
Ieri la banca centrale statunitense ha alzato ulteriormente i tassi di interesse al 4% ed ha preannunciato che potrebbe arrivare al 5%. I mercati hanno reagito male alla notizia. Ho affrontato il tema già nel 2018 (lo trovate in questo video) l’unica differenza da allora è la presenza di un’inflazione che è un po’ sfuggita di mano. Per questo visto che per loro crescita, export, occupazione e molti altri valori economici sono prosperi e “in buona salute” LORO si possono permettere di rallentare per controllare la situazione e preparare l’economia al prossimo futuro. Situazione sicuramente diversa da quella europea ed asiatica. Vediamo se i dati dicono quello che abbiamo appena visto: partiamo dal vedere se è vero che l’inflazione è così fuori controllo da rendere necessario un intervento pesante. Dal grafico che vedete qui sotto evidentemente si: era una situazione sotto controllo (che stava in un intervallo definito dagli anni ’80).

Nel grafico qui sotto invece si vede che l’operazione non è poi così stravagante se confrontata con il passato. Era stravagante invece l’ultimo periodo con i tassi a zero, non solo al confronto con i dati storici ma anche in termini assoluti. Non si poteva pensare che fosse una condizione normale avere i tassi a zero per sempre.

E’ vero che questo può rallentare l’economia: ma l’economia statunitense è tutt’ora in un momento di record di produzione e di occupazione quindi se non ora quando è il momento giusto per fare una manovra di questo tipo ?
Qui sotto vedete export storico (nonostante dollaro forte! che dovrebbe rallentarlo) e disoccupazione.


CONCLUSIONI e AZIONI PER I NOSTRI SOLDI
E’ un passaggio delicato quello che stiamo vivendo, ma non è nuovo ed in passato non ha portato alle sventure che sento da alcuni commenti. La cosa che sta danneggiando le quotazioni di questi giorni è sicuramente il trading e la speculazione: troppe posizioni opportunistiche che danno un prezzo ai titoli non aderente allo stato attuale. Nonostante tutto quello che sta succedendo continuo a ritenere che gli USA sia il mercato azionario più promettente anche per il prossimo futuro. Naturalmente con molti distinguo su settori e singole aziende ma restiamo sovrappesati: è li che possiamo, come in passato, ritrovare un recupero.
Il rialzo dei tassi sta creando anche opportunità, fino a poco tempo fa introvabili, per chi vuole trovare rendimento nelle obbligazioni. Per essere aggiornati sulle obbligazioni e sulle polizze attualmente disponibili mandatemi un messaggio o cliccate sul tasto qui sotto.
ATTENZIONE: questa non è una sollecitazione all’investimento, chiedete PRIMA tutto il materiale informativo previsto ed evitate di fare in autonomia le operazioni sul titolo. Vanno infatti considerate non solo le caratteristiche del titolo ma anche la Vostra propensione al rischio, i tempi ed il profilo dell’investitore.