La crisi Ucraina sta riportando le tensioni tra Stati Uniti e Russia al centro delle notizie e delle preoccupazioni di queste settimane. Facciamo allora alcune considerazioni sugli eventi. In questi video parliamo di patrimoni, di economia, di soldi quindi alcuni discorsi sembreranno molto cinici e non rispecchiano il mio sentire, ma per restare in tema dobbiamo restare ai numeri ed ai numeri che interessano i temi per cui ci troviamo qui.
Abbiamo già affrontato il tema in precedenza con due video che vi riporto qui a margine.
Sul primo video di cinque anni fa ho fatto una verifica su tutti i presidenti degli Stati Uniti e su tutte le guerre da questi fomentate. Il risultato è stato desolante: tante guerre ed altrettante crescite, gli Stati uniti in pace hanno un’economia che non cresce bene come in conseguenza ad una guerra.
Tutti i presidenti in difficoltà se la sono presa con qualche paese al di fuori degli Stati Uniti per compattare il paese, ottenere consensi e crescita.
Nel secondo video, quattro anni fa, abbiamo considerato perché una guerra non ci deve fermare. In quel caso la Corea dichiarava che in breve tempo missili in grado di poterci colpire.
Sappiamo come è andata, e anche al netto dell’effetto del Covid abbiamo fatto bene.
La crisi Ucraina
I nodi che stanno impegnando diplomazie e forze militari in questi giorni nascono da molto lontano, sia da motivi interni all’Ucraina come la sua conformazione sociale, storica, religiosa e geografica che la rendono una nazione da sempre instabile e contesa. Ma soprattutto per motivi esterni che dalla sua indipendenza, molto recente solo nel 1991, è stata oggetto di trattative per un’espansione della Nato fino alle porte di Mosca. Donbas e Crimea in particolare sono uno dei nodi principali.
Economia ed implicazioni
Prodotti dell’agricoltura, Prodotti delle miniere e Prodotti alimentari rappresentano i maggiori scambi commerciali con l’estero. Come potrete notare non sono scambi così fondamentali per l’Italia e l’Europa in generale. Quindi perchè tutta questa preoccupazione sui mercati?
Ci sono in Ucraina alcuni gasdotti, i primi risalenti al dopoguerra e altri al periodo sovietico, che attraversano il paese e possono essere molto importanti per l’occidente. Il passaggio di questi gasdotti genera anche per l’Ucraina una grossa fonte di Royalties, delle provvigioni per il passaggio proprio di questi.

Per la nostra economia occidentale il gas, ed il nucleare, è ancora una fonte fondamentale in attesa di implementare quella transizione energetica che non sarà veloce. Ecco che per alcuni settori il prezzo dell’energia e del gas in particolare è diventato una componente fondamentale.
Ma anche la Russia non può rinunciare ad un flusso economico così importante da parte degli importatori del suo gas e delle sue Materie prime in generale, visto che il resto di export è residuale.
Proprio per questo non deve stupire la prudenza di un intervento armato della Russia nonostante una posizione di assoluto vantaggio nei confronti della piccola Ucraina.


Indicazioni di portafoglio
Le indicazioni su come ci comportiamo sono le stesse del precedente video:
EVITIAMO LE BUFERE : gli eventi pericolosi in questo caso sono le tensioni energetiche, quindi preferiamo i servizi, il terziario, alla manifattura.
ANDIAMO ALL’ESSENZIALE : puntiamo su quei settori e quelle aziende che lavorano in settori non comprimibili. Una persona in difficoltà economiche magari non cambia la macchina quasi nuova ma continua a mangiare e ad essere connesso in rete.
CALMA CALMA CALMA : eccetto che per la politica e gli stati uniti, tutti i detentori di interessi hanno qualcosa da perdere dalla guerra, soprattutto economicamente, quindi consideriamo anche la possibilità che si risolva in qualcosa di regionale, o non succeda per niente.
Sia la Russia che l’Europa andrebbero a minare equilibri già difficili da sostenere, vediamo dal grafico che alla fine solo gli Stati Uniti hanno tratto vantaggi dalle sanzioni alla Russia per la guerra in Crimea (che è una regione dell’Ucraina) del 2014 . Una guerra adesso acuirebbe questa situazione e non è intenzione di nessuno che questo succeda.

I PRECEDENTI NON SONO STATI COSI’ CATASTROFICI: le torri gemelle e la razione con l’IRAQ non sono stati così disastrosi sui mercati. Consideriamo che un buon portafoglio può anche essere confermato. Qui vediamo il NASDAQ in quel periodo. Se si ripetesse un andamento come in quel periodo non sarebbe drammatica la situazione. Ci tengo molto a ripetere che stiamo parlando solo di investimenti, non della mia opinione sulla guerra.

Il video di questo articolo