Cosa sono gli indici, a cosa servono gli indici e quali sono i principali indici ?
Gli indici esprimo in sintesi ed in modo chiaro, con un numero, l’andamento di un mercato, di un settore o di un paniere di titoli.
Ci servono per avere una idea chiara e veloce di come stanno andando i mercati di riferimento complessivamente, scremando quindi il risultato del singolo componente ed effettuando una media. Questa ultima affermazione, sul singolo titolo, vedremo più avanti, è vera solo in parte essendo in molti indici effettuate delle ponderazioni , ad esempio sulla capitalizzazione o sullo stile dell’indice, che danno nel calcolo maggiore peso ad alcuni titoli e minore ad altri.
In pratica prendendo un indice azionario generale della borsa di un paese sappiamo come vanno complessivamente le azioni di quel paese, naturalmente il singolo titolo ha un’andamento che non rispecchia l’indice generale, se non addirittura può essere in controtendenza. Spesso accostati agli indici generali troviamo degli indici settoriali, o con stili diversi, in cui possiamo trovare maggiore precisione su quel settore specifico: un esempio di settore sono i bancari, tecnologici, assicurativi, trasporti, manifatturieri, automotive ecc. ma anche di stile come selezione per capitalizzazione o l’aderenza ai criteri di sostenibilià.
Molti strumenti di investimento replicano gli indici o si confrontano con essi (come gli ETF, i fondi, le gestioni, CFD, Certificati, Derivati), e sono un modo per investire complessivamente su un mercato senza legarci alle vicissitudini del singolo titolo. Spesso infatti qualche singola azienda o titolo si comporta in modo diverso dal suo settore per le vicissitudini interne all’azienda (o all’emittente) o l’interesse degli investitori su di essa.
Gli indici non sono sempre gli stessi, a periodi definiti vengono ricalcolati secondo le loro regole caratteristiche, quindi i componenti dell’indice possono variare anche molto spesso.
Molti indici infine hanno diverse denominazioni perché sono protetti da diritti d’autore, da parte delle società che li calcolano, o sono denominati con nomi registrati. E’ normale quindi trovarli con diversi nomi, con ritardi nella pubblicazione, e vederli magari sparire dai siti per dinamiche commerciali e di opportunità.
I principali indici per paese
Vediamo ora i principali indici di alcune nazioni, non basta un elenco, non sono tutti uguali, non cambia solo il paese:
Italia – FTSE MIB : è l’indice generale del mercato azionario italiano, infatti copre circa l’80% delle azioni quotate, prendendo le prime 40 dei mercati MTA e MIV di Borsa Italiana, ed ha una ponderazione in base alla capitalizzazione di mercato corretta per il flottante (detratte qundi le partecipazioni di controllo), con un peso massimo del 15% di ogni componente.
Stati Uniti – NASDAQ : meno semplice di come sembra, esistono più versioni di questo indice, i due principali sono il Nasdaq Composite (complessivo) ed il Nasdaq 100 (limitato ai maggiori 100 titoli). Essendo un mercato con più di 3000 società sono state necessarie alcune ottimizzazioni per comporre l’indice. Anzitutto sono incluse solo le società quotate solo in questo mercato, escluse naturalmente le storiche prima del 2004. E’ importante perché include le più innovative e grandi aziende mondiali (tra cui Apple, Amazon, Alphabet (Google), Facebook (Meta) e Microsoft.
Stati Uniti – DowJones : il nome completo è Dow Jones Industrial Average, il nome include una dominazione del passato del settore industriale ma ora non è più così, ma resta la media non ponderata delle azioni. Include le 30 maggiori società quotate nelle borse degli Stati Uniti. E’ il più vecchio indice, dal 1896, ed anche il più rappresentativo dell’economia statunitense.
Stati Uniti – Standard&Poor 500 : è un indice molto ampio che include ben 500 azioni quotate nelle borse degli Stati Uniti ponderate per Flottante e Capitalizzazione. La particolarità di questo indice è che la selezione dei titoli avviene attraverso un Comitato e non attraverso regole matematiche come molti altri indici, anche se per essere ammesse alla scelta le società sono preselezionate da 8 o più criteri fissi dichiarati.
Regno Unito – FTSE 100 : è l’indice dei 100 titoli più capitalizzati alla borsa di Londra. Contiene pertanto anche grandi società non inglesi che sono quotate su quel mercato come ad esempio CocaCola.
Germania – DAX : Include le 40 maggiori società quotate alla borsa di Francoforte secondo volume del portafoglio ordini e capitalizzazione di mercato, quindi potenzialmente potrebbe includere anche piccole aziende.
Francia – CAC 40 : Per entrare nell’indice della borsa di Parigi le 40 azioni sono selezionate trimestralmente da un Comitato, come per lo Standard&Poor statunitense, in una rosa di 100 che vengono proposte in base ad una classifica per capitalizzazione di mercato, del flottante e al fatturato delle azioni nei 12 mesi precedenti.
Giappone – Nikkei 225 : E’ un indice ponderato delle 225 maggiori azioni quotate alla borsa di Tokyo. E’ rappresentativo di tutti i settori dell’economia e viene aggiornato una volta l’anno.
Cina – HANG SENG INDEX / Shenzen Component / Shangai Composite SSEC : La Cina ha una serie di indici che la rendono complessa da schematizzare. L’indice di Hong Kong l’HANG SENG è il più significativo per noi occidentali in quanto quella borsa è sempre stata più aperta ai capitali esteri, anche se Shenzen e Shanghai sono degli indici che sono più rappresentativi del mercato cinese. Meritano un maggiore approfondimento anche per la tipologia di titoli scambiati.
Principali indici non specifici di un paese
Azionario Mondiale – MSCI World : E’ l’indice più rappresentativo del mercato azionario mondiale. Include 1546 titoli di 23 nazioni sviluppate e di esse rappresenta l’85% delle società acquistabili sul mercato. La composizione viene rivista trimestralmente sulla base di pesi e valutazioni costanti. Numeri impressionanti che danno l’idea dell’affidabilità e della significatività dell’indice nel misurare l’andamento mondiale delle azioni. Unica attenzione da porre è nella disponibilità di varie versioni: con o senza dividendi, in dollari o in valuta ecc.
Europa – EUROSTOXX 50 : E’ un indice che da’ una sintetica visione dei mercati dell’EUROZONA , selezionando 50 titoli potenzialmente di tutti gli 11 paesi, ma di fatto solo di 8, anzi 7 se non consideriamo l’unica belga Euronext che è la stessa che calcola l’indice. Disponibile anche in versioni più ampie con 100 e 600 titoli, è il primo esempio di dato aggregato in tempo reale dell’economia europea.
Approfondimenti
Capitalizzazione di Mercato : il valore totale della azioni in circolazione. Si ottiene moltiplicando il prezzo per il numero di azioni.
Flottante : La quantità di azioni effettivamente negoziabili sul mercato, escluse le partecipazioni di controllo.
Ponderazione : Adeguamento dei valori alla loro importanza. Ogni titolo viene moltiplicato o diviso per il peso che rappresenta nell’indice, nell’economia o nel mercato secondo alcune regole. Permette di dare l’importanza giusta alle aziende più importanti ed evita che aziende minori rendano il risultato finale meno significativo.