In un intervento al salone del Risparmio il Prof. LEGRENZI (UniVe) ha detto:
“Gli immobili non sono un buon investimento – lo scrivo da anni – in un paese che non ha crescita economica e che ha un basso indice demografico”. Prima o poi i beni devono essere occupati, ma in Italia l’offerta supera la domanda. Non sono un buon investimento nei prossimi dieci anni. Purtroppo è considerato molto sicuro, perché c’è una profonda differenza tra ciò che viene considerato insicuro e ciò che invece fa paura, come i mercati azionari.
Inappuntabile!
Aggiungerei solo due piccole precisazioni:
- OGGI: infatti non è sempre stato così, e non omogeneamente in tutta Italia.
- IN ITALIA: abbiamo visto che in USA il mercato immobiliare (in particolare commerciale) è uno dei precursori del ciclo economico. In Italia la crescita economica è demografica è stata la spinta principale all’immobiliare essendoci la cultura dell’acquisto della propria casa di residenza e l’immobilità lavorativa.
Ho molti amici che oggi pensano di fare affari nell’immobiliare comprando immobili “a sconto” in zone poco valorizzate. Purtroppo le zone che OGGI reggono di più come valore e rendimento sono quelle con scarsa offerta e molta domanda… Centrali o di prestigio. E li non si trovano affari “a sconto” ma solo molti zeri per l’acquisto.