Siamo nel mezzo di movimenti forti sui mercati ed è quindi un buon momento per vedere alcune buone pratiche per uscirne con buoni risultati e non farsi trascinare dagli eventi.
Ecco allora alcune buone regole, non mie tratte da alcuni investitori di successo del passato e del presente che hanno dimostrato di uscire a testa alta con i loro portafogli da ogni momento di tensione. Sotto trovate poi alcune loro informazioni e se avete voglia delle letture utili.
Sii molto curioso, ma non ossessivo
L’investimento non deve essere una reazione alle notizie: quando la notizia è disponibile troppo spesso è già vecchia per essere sfruttata a tuo favore. Il mercato è anticipato da chi possiede la notizia ed ultimamente, anche quando non lo fosse, anche da strumenti informatici molto più veloci della tua reazione, o di qualsiasi altro umano. La curiosità e la visione d’insieme tuttavia possono portare a pianificare gli investimenti trovando le notizie che possono tornare utili agli investimenti in modo creativo. Il frutto dell’elaborazione e della creatività è meno prevedibile, ma anche meno facile, della reazione e della sintesi. Spesso le forti reazioni alle notizie sono molto puntuali: trader e sistemi informatici si concentrano sul singolo titolo, e sulle notizie su di esso, fanno molta più difficoltà a vedere tendenze di lungo periodo, eventi socio politici, correlazioni tra settori. Apri gli orizzonti della tua informazione, sii curioso, ma non essere ossessivo su un titolo… li hai troppi concorrenti.
Guarda con occhio strategico
Pensate a quando cercate un indirizzo in mezzo alle vie di una città… ormai non ci siamo più abituato: ormai è più veloce e diretto guardare il navigatore, magari pianifichiamo su Google Maps. Cos’ha il navigatore di così efficiente e rassicurante: le mappe, la visione dall’alto, e tante altre informazioni che aggregate, come il traffico e i punti di interesse, fanno arrivare sicuri alla destinazione. Anche negli investimenti la visione d’insieme è rassicurante, ci porta alla meta con maggiore sicurezza e anche se ci sono deviazioni sul percorso possiamo recuperare con maggiore lucidità la strada. La visione degli eventi momentanei (dei lavori in corso, un po’ di traffico, un incidente) può distrarci dalla strada che abbiamo pianificato. Valutiamo tutto con una visione strategica e di ampio respiro.
Guarda avanti e non indietro
Fare tesoro delle esperienze passate non deve portarci a credere che le situazioni siano sempre uguali e si ripetono. Come pure tenere costantemente a mente eventi negativi per rimmediare a quanto accaduto, sono condizionamenti psicologici che sono personali e non necessariamente ci portano a scelte sensate economicamente. L’esempio tipico è insistere ad investire, senza considerare altri criteri, su un’azienda che ha perso per recuperare le somme investite. Se l’azienda ha un futuro prospero recupera, se invece ha prospettive inconsistenti continuerà nel suo essere perdente. Ricordiamoci di Kodak che ha insistito sulle pellicole quando le pellicole non sarebbero mai più tornate ad essere il mezzo di impressione fotografico. Guarda al futuro e decidi su quello, non sul passato.
Evita le bufere
Quando stiamo andando in montagna e il meteo ci dice bufera in una zona di sicuro non andiamo in quelle zone, ma in altre. Ho molti assistiti che quando ci sono tempeste pensano di essere più forti del tifone: ecco che ad esempio quando ci sono tensioni sui bancari si cimentano in pericolosissimi bungee junmping proprio su quei titoli. Preferiamo settori defilati dalle bufere, prenderemo magari qualche affare di meno ma sicuramente eviteremo di avere in portafoglio le devastazioni che lasciano.
Attento ai fenomeni
Per nostra natura siamo molto timorosi degli aventi avversi e entusiasti di quelli estremamente positivi. Molti infatti mi segnalano… ma questo titolo, o questa criptovaluta, ha preso il 100% in poche settimane, dimenticando che ha anche perso altrettanto magari in un tempo più lungo. Dubitiamo anche delle crescite anomale, sono altrettanto pericolose quanto le perdite. Vediamo le quotazioni con il dovuto distacco: spesso infatti siamo attratti dai movimenti veloci rispetto a quelli lenti. La variazione di un titolo in un giorno del 10% fa notizia ma la variazione di 0,5% per 20 giorni forse non la troviamo sui siti e sui giornali, ma l’effetto non cambia.
Rispetta le stagioni
Investire è come la dieta mediterranea: si deve mangiare frutta e verdura in stagione. Sembra una banalità ma si compra quando è a buon mercato: spesso vedo persone disponibili a comprare solo dopo mercati positivi e timorosi dopo un crollo. E’ quando ci sono gli sconti, o i saldi, che si compra bene nonostante le emozioni consiglino il contrario.
Conosci le tare (in particolare overconfidence, e avversione alle perdite)
Conosci le tare della finanza comportamentale per non subirle: nessuno ne è immune, siamo umani. In particolare ve ne segnalo due, non più importanti ma molto frequenti nelle crisi.
L’avversione alle perdite: la paura di cambiare investimento, anche quando questo non è in positivo, per ottimizzare il portafoglio alle nostre strategie.
L’overconfidence, l’eccessiva fiducia in quello che si conosce: è normale avere più fiducia nel paese in cui si vive, nel settore in cui si lavora, nelle cose che si conoscono… purtroppo spesso si va oltre e si perde la lucidità e l’oggettività delle valutazioni.
Per tutto il resto di bias vi rimando a qualche buona lettura: