Periodicamente devo tornare sul tema delle truffe informatiche, non per una ossessione sull’argomento, ma perché purtroppo continuano ad intensificarsi campagne di operazioni illecite. E seppure informate le persone cadono talvolta in banali superficialità che creano danni economici talvolta importanti.
Partiamo da tre premesse importanti:
- La tua banca non ha bisogno urgente di azioni da parte tua, men che meno di sapere tuoi codici, che ti manda lei stessa.
- La tua banca ti comunica con i suoi mezzi, sempre quelli, e le stesse persone che conosci.
- Se non hai richiesto tu un’operazione, prima di approvarla informati.
Ecco quindi i comportamenti da tenere per difendersi:
RALLENTA
Dai malintenzionati ti viene proposta sempre un’azione veloce perché semplicemente ragionando brevemente su quello che ti viene chiesto non abboccheresti, quindi rallenta e pensa a quello che fai. In molti casi dubbi troverai che ti sembrerà un’operazione strana, illogica e da non fare. RALLENTA non fare tutto in velocità, sono pochi secondi che ti salvano molti soldi. Se il malintenzionato ti chiede qualcosa di veloce proponi di richiamarlo ai numeri ufficiali della banca. Se ti chiede un’azione via web o cellulare non seguire i link proposti ma entra da un’altra parte nelle piattaforme ufficiali della banca. Rallenta e fai le cose con calma, se è la tua banca che ti chiede una cosa ti aspetterà volentieri con i tuoi tempi e le vie più sicure e ordinarie per lei.
CHIAMA
Sembra anacronistico nel 2022 fare una telefonata di conferma, ma la tua banca, il tuo consulente, di sicuro sanno di cosa si tratta. Chiamali e chiedi consiglio, loro sapranno esporti ed indirizzarti in tutte le situazioni dubbie: se si tratta di operazioni reali della banca oppure fraudolente. Spesso le chiamate sono nel weekend, rimanda l’operazione o chiama il tuo gestore: sarà felice di risponderti per questi motivi: vi sarete evitati entrambi una grana.
OSSERVA
L’azione fraudolenta nonostante simuli il mittente e le modalità di comunicazione ufficiali chiede sempre qualcosa di strano: accedere con un link, cliccare, un evento non previsto, dei dati che di solito la schermata della banca non chiede o chiede in modo diverso o meno completo. Osservando quello che viene chiesto si scoprirebbe che non è la tua banca a scriverti e fermarsi in tempo.
La prevenzione è l’arma più forte per arginare i malintenzionati.
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