Il 3 gennaio 2019 Tim Cook, l’amministratore delegato di Apple, dichiara che i risultati trimestrali di Apple saranno inferiori alle attese. Nello stesso giorno la quotazione del titolo perde molto e trascina i mercati. L’inizio di una recessione, panico del mercato o responsabilità di Apple ? vediamo insieme cosa è successo, e perchè ha sorpreso il mercato.
A conferma della crisi di Apple oggi (09 gennaio 2019) Tim Cook chiede una riduzione di produzione ai proprio produttori di telefoni del 10%: quello stesso 10% che ha perso in borsa .
L'importanza della notizia
Il mercato reagisce alle notizie su Apple in modo solidale da un lungo periodo, non solo a questo annuncio, per le dimensioni assunte dall’azienda che hanno toccato, nel momento più florido, i 1000 miliardi di dollari di valore. Per comprendere meglio la dimensione dell’azienda si pensi che il fatturato di Apple è superiore al PIL di stati come l’Irlanda o della Finlandia. E’ naturale quindi che in conseguenza a queste dimensioni quando vengono date notizie le reazioni siano le stesse di uno stato di medie dimensioni.
Quali sono le cause
I media italiani hanno dato la notizia enfatizzando solo una delle cause indicate da Cook, quindi come un segnale di recessione globale. Il rallentamento della crescita dell’economia globale, e cinese, è presente ma in maniera molto contenuta (alcuni decimali di punto percentuale) e non tale da giustificare una riduzione della produzione del 10% di Iphone.
Vediamo quindi quali sono state le altre cause indicate dallo stesso Cook:
- il super dollaro (in Italia IphoneX 64 Gb costa 1189 € ed in Cina costa l’equivalente di 1072 €, probabilmente il problema è stato superare i 1000 Euro con un telefono che i competitor vendono a 600, non il dollaro)
- la crisi in Cina (vero ma la crescita del PIL è ridotta solo dello 0,2%, dal 6,7 al 6,5%)
- la guerra commerciale con il paese asiatico
- la campagna di cambio della batteria
Nel suo discorso ha tuttavia escluso tutto quello che è responsabilità della stessa Apple e che ai più tecnici è sembrato più determinante delle precedenti:
- Assenza di lancio di nuovi prodotti (realmente nuovi, non aggiornamenti di precedenti o di riproposte di concorrenti come l’HomePod)
- Incapacità di innovazione (ad esempio l’essere completamente fuori dalla partita su IOT, “internet delle cose” e l’incapacità nel settore business/corporate)
- Politiche commerciali scorrette (come la sanzionata “obsolescenza programmata”)
- Politiche dei prezzi per eccessiva valorizzazione del marchio (la percezione emozionale di Apple non viene percepita in Asia, che compara molto i prodotti e nel tempo è stata surclassata dai concorrenti locali)
- Concentrazione produzione asiatica (con i dazi gli statunitensi pagheranno di più i loro stessi Iphone)
Per evitare di doversi giustificare con il mercato la soluzione che intraprenderà da oggi Apple è quella di non diffondere più i dati di produzione, ma solo i dati finanziari. Soluzione alquanto discutibile.
Perchè il mercato è rimasto sorpreso ?
Il mercato è rimasto sorpreso ed ha enfatizzato la notizia, a mio avviso, per due motivi:
- Overconfidence verso qualcosa di conosciuto: si sapeva che Apple è sovraquotata (il rapporto prezzo/utile era a 19 prima della notizia) ma complice l’utilizzo quotidiano degli apparecchi, l’ottima comunicazione dell’azienda e l’andamento imperturbabile del titolo in questi anni hanno spinto a mantenere gli investitori il titolo oltre il ragionevole.
- Accelerazione dello sviluppo tecnologico in atto: si parla sempre di accelerazione nello sviluppo ma alla velocità di questo periodo non ci siamo ancora sufficientemente adattati. Per fare un esempio banale e vicino a noi: prendiamo la scheda di memoria con cui sto registrando questo video. La capacità produttiva aumenta ogni 6 mesi ed il suo prezzo si dimezza quasi nello stesso tempo. Qualcosa di impensabile poco tempo fa a cui mercati ed investitori provati probabilmente non riescono a reggere il passo.
Cosa fare quindi con Apple ?
Ci sono due possibili sviluppi futuri: vediamo cosa ne è stato di aziende simili per ipotizzare il futuro di Apple.
NOKIA La storia è molto nota: passata in breve tempo da Leader indiscusso della telefonia mobile ad azienda fortemente ridimensionata attiva solo nelle infrastrutture di rete. Un esempio di sopravvivenza, sicuramente meno fallimentare ad esempio di RIM (Blackberry), ma che certo è distante dai fasti del 2007. Non tutto è perduto: il 5G potrebbe essere occasione di rilancio essendoci forti contrarietà ad usare apparecchiature cinesi per questa tecnologia.
MICROSOFT La conosciamo tutti per Windows, e spesso la deridiamo in ambito consumer per i prodotti di scarso successo, ma Microsoft è uscita abbondantemente dalla crisi proprio con quello a cui manca ad Apple. Con i servizi in Cloud ed il settore Business ha ormai il 66% del proprio fatturato e sta performando in modo superiore alle attese.
Riteniamo che Apple sarà la Nokia o la Microsoft del futuro ? da questa valutazione la nostra decisione di investire o evitare Apple.