Affidamenti: Finanziare l’Impresa per massimizzare la ripresa
Questo articolo propone delle valutazioni sui benefici e sui costi di una forma di affidamento garantito e sull’utilizzo di risorse proprie a garanzia delle attività economiche per far fronte alla contingenza e rafforzare la ripresa. Ricordiamoci della difficoltà di reperire il credito dovuta sia alla crisi economica che alla crisi delle banche.
Questi sono i nostri punti importanti:
- I tassi negativi.
- I nuovi modelli di sviluppo delle attività aziendali e professionali e gli incentivi fiscali.
- La ripresa che si manifesta per molti, ma non per tutti.
Perchè richiedere un affidamento?
In questi 10 punti riassumiamo il perchè:
1- INCREMENTO AFFIDAMENTI
Nell’impossibilità di incrementare gli affidamenti nei rapporti in essere, questa forma consente di aggiungere disponibilità da destinare all’azienda senza privarsi dei capitali ed evitando di effettuare operazioni sul capitale o conferimenti diretti nell’impresa.
2- RIDUZIONE COSTI AFFIDAMENTI
Per la riduzione dei costi di affidamento si effettuano arbitraggi sui tassi. In sostanza si utilizza l’esposizione meno costosa appianando l’esposizione più cara. Questo potrebbe ridurre sensibilmente gli oneri finanziari in bilancio. Banalmente si sposta l’esposizione sulla linea di credito meno costosa in quel momento, creando concorrenza tra fornitori .
3- SEPARAZIONE CONTABILE E PATRIMONIALE
A molti clienti, pur essendo propensi a favorire la propria attività, non risulta utile far confluire somme proprie nell’azienda. In questo modo riescono a fornire comunque supporto restando separati patrimonialmente dall’impresa.
Per esempio:
- Alcuni clienti hanno già pianificato la successione, o la ripartizione inter vivos, del proprio patrimonio che operazioni consistenti potrebbero variare quanto disposto.
- L’operazione separata potrebbe mantenere gli utili conseguiti dalla gestione delle somme a garanzia sul soggetto che le ha fornite, remunerando il capitale fuori dal bilancio a favore del privato che pagherà l’aliquota agevolata tra il 12,5% e il 26%, o compenserà con i redditi diversi.
4- EFFICIENZA FISCALEConsiderando di mantenere distinti i patrimoni privati ed il fido dell’azienda troviamo alcuni arbitraggi interessanti conseguenti alla dissociazione tra chi percepisce gli utili e chi paga i costi:
- I costi del fido (esclusivamente riconducibili al tasso) sono un costo per l’azienda.
- Gli utili sono tassati al privato (persona fisica) e pertanto godono di aliquote inferiori rispetto alla tassazione ordinaria (tassazione forfettaria del 12,50% nel caso di titoli di stato e del 26% per tutti gli altri titoli).
Ne consegue che sugli utili dell’operazione si ha un’imposizione media complessiva del 19,25 % (sulla persona fisica), a fronte di un risparmio di imposte superiore al 60% sull’impresa (fonte link: CGIA Mestre).
5- ADESIONE INCENTIVI FISCALI (SUPER/IPER AMORTAMENTO)
Si ha la disponibilità per aderire agli incentivi fiscali per innovazione tecnologica ed Industria 4.0. Un’incentivazione che consente un’ulteriore risparmio sistemico dell’operazione di finanziamento, detto anche super o iper amortamento.
6- GESTIONE RIDUZIONE FIDI/VARIAZIONE CONDIZIONI
Con un’ulteriore linea di credito è possibile far fronte alle sempre più frequenti riduzioni di affidamento che in modo lineare stanno applicando alcuni istituti di credito, indipendentemente dalla storicità del rapporto con il cliente. Allo stesso modo nell’eventualità di variazione di condizioni la presenza di un’ulteriore linea di credito consente di potere scegliere quella meno onerosa.
7- POTERE CONTRATTUALE IN SEDE DI REVISIONE
Essendo in possesso di un’ulteriore linea di credito c’è la possibilità di presentarsi alla revisione dei fidi con maggiore capacità di negoziazione in quanto si può dimostrare disponibilità di ulteriori fondi di approvvigionamento. A prescindere dalle trattative per le altre banche viene oggettivamente migliorata la posizione analizzata:
- In Centrale Rischi risulta una minore percentuale di utilizzo complessiva
- La concessione di una nuova linea di credito garantita può migliorare lo scoring in molti istituti.
8- AZZERAMENTO COSTI DEI FIDI
Se con il rendimento degli investimenti si riesce a pareggiare il costo del fido si azzerano i costi dello stesso.
Avendo il fido uno spread molto basso e la storicità degli investimenti proposti è stata nel medio periodo sempre superiore al costo del fido proposto l’azzeramento sul medio periodo è realizzabile.
Esempio:
Su affidamenti per 1 mln € la differenza di spread del 2% porta ad un risparmio di 20.000 euro annui, a questo va aggiunto il rendimento della gestione delle somme a garanzia che genera interessi attivi. Ipotizzando che gli interessi attivi fossero allo stesso modo del 2% si avrebbe a bilancio una differenza positiva (tra interessi attivi e minori interessi passivi) di 40.000 €. Nel caso le somme a garanzia restino di proprietà di un privato gli interessi attivi restano a suo favore, con tassazione ridotta tra il 12,5% ed il 26%.
Questo tema viene ampiamente approfondito con le tabelle nei prossimi paragrafi.
9- RISERVA PRIVA DI COSTI
Il non utilizzo della linea di credito è privo di costi, può pertanto diventare una riserva costituita in un momento di disponibilità da utilizzare al bisogno.
Nessun costo fisso. Nessun costo di mancato utilizzo.
10- FINANZIAMENTO R&D – Ricerca e sviluppo
Sembra una banalità, ma l’impresa che prepara il suo futuro, che innova, deve avere disponibili risorse che spesso vengono ridotte a favore della gestione ordinaria.
La nuova linea di credito può essere il punto di partenza per i nuovi progetti del post crisi ed il trampolino di lancio per l’innovazione.
Come funziona?
Sintetizziamo il processo in 3 punti:
- Il cliente mette a garanzia dell’affidamento somme proprie indicando la finalità della richiesta.
- Le somme sono investite dalla banca ed inizia l’istruttoria con la documentazione.
- L’affidamento è a disposizione del privato o dell’azienda indicata nella richiesta. Si paga solo per quello che si utilizza e per il tempo di utilizzo.
L’importo dell’affidamento è pari ai capitali conferiti dal cliente, dedotto di uno scarto minimo del 10%.
Al quanto realmente utilizzato viene applicato un tasso composto da un indice (Euribor 3 mesi) maggiorato di uno spread dello 0,50 % (0,70% se inferiore a 1 MLN di Euro)
Ad esempio oggi il tasso sarebbe lo 0,50 % in quanto l’Euribor a 3 mesi è negativo.
L’importo minimo richiedibile è 100.000 euro (scarto minimo del 10% tra il versato ed il concesso).
I difetti
Quali posso essere i difetti? Di seguito i 3 punti più discussi:
- Impegnare fondi propri in azienda
IL PROBLEMA : Vengono vincolate somme personali che potrebbero essere maggiormente separate dall’attività aziendale.
LA RISPOSTA : se ha dubbi l’imprenditore nei confronti della propria azienda perché mai una banca, o chiunque altro, dovrebbero crederci ? - E’ presente un rischio con il rendimento di mercato
IL PROBLEMA : Possono esserci condizioni avverse di mercato che rendono meno conveniente l’operazione se non addirittura sconveniente.
LA RISPOSTA : L’operazione può essere in qualsiasi momento estinta senza alcuna penale, consentendo quindi di limitare fortemente questo rischio. Resta comunque l’attenzione di strutturare gli investimenti ex ante al fine di avere un controllo di gestione che limiti fortemente il verificarsi di eventi p. - Sono comunque segnalato come affidato
IL PROBLEMA : Nelle banche dati vengo segnalata comunque per tutta la somma che mi viene concessa..
LA RISPOSTA : Viene comunque indicato anche il reale utilizzo dei fidi e comunque se non si sconfina la presenza di n fido, correttamente utilizzato, viene spesso valutato molto favorevolmente.
Mi conviene?